Segue in Italiano.
It was last year that on a hunt for authentic food I ended up to Feast. An Honk Kong cuisine based restaurant in the Charlottenburg. An area that I knew since I’ve been to two of my favorite place in Berlin: Rogacky and Thomas Eak. It didn’t happen by accident off course. The restaurant was suggested by Jacqueline, an Honk Kong native girl that spent her last ten years here in Berlin. She loves food as much as I do and together we been visiting a few restaurant. You will find a bit more about her in this review.
She brought me there telling me that the owner takes a good care of products and recipes that want to be “like eating at home”. Obviously I am not an expert in Honk Kong cuisine, even if I’ve been in the city a few time in the past. However, I can’t really say that I know how a dish should be made and using what; that’s why I blindly trusted her recommendation and joint her for the evening.
We meet in a rainy evening and reached Feast. The interiors are very well designed, a place that fits the crowd of the area. As soon as you enter you will meet the owner, a cheerful character ready to crack a joke with the right person. After a little laugh with him we were seating at our table. The ambiance of the dining area was of suffuse lights and care for details.
I had a look at the menu and it was very interesting to see dished that usually you don’t find in other restaurant. Like the beef tongue for example. But before ordering something I was waiting for Jacqueline to choose for me. We opted for a couple of appetizers and a main. The final decision was: Fried fish, beef tongue, Pecking duck rolls, HK noodles and a couple of beers as drink. Honestly with Asian food I rarely order wine. I don’t feel like wine and Asian flavors meet each other well. Probably this comes from my food heritage as an Italian. However, that’s my taste off course.
Time for a chat and the tapas size dishes was on our table. Jacqueline was ensuring me that this was tasty and authentic and I trusted her. The fish was crunchy and tasty….well was fried, as I always say you could deep fry your finger and eat it, still will taste good. Then it was time for the tongue. Nice and tender as it should be. It came in thin slices that help with the chewing phase. I always do this experiment when I am eating a tongue, which is basically bring it to my mouth start to chew it and while doing it, thinking that is actually a tongue. At this point I feel like I am eating my own tongue. I know that is not what you want to hear, but I have so much fun doing it.
Just after we start to taste to duck rolls. They were really tasty I could have eaten hundreds of them, unfortunately we only had a few in our dish. I like the fact that they served them already rolled. IN other occasion I had to roll them by my self. Which is something that I like actually, however since I don’t really know how probably I was adding to much sauce or herbs. The one we had at Feast were very well balanced and all the flavors were coming out nicely “without fighting” with each other.
The final test was on the noodles. Stir-fried in a wok obviously but probably on charcoal since they had a smoky after taste. The meal looked rather light for what I am used to in Asian restaurant, Chinese in particular.
So I ended up ordering their rice flour balls filled with sesame seeds. They were serve in a broth made of sugar and ginger. They one I knew were rather sweet, due to the large quantity of sugar for the broth; a broth that become like syrup. But at fest they were served in a rather less sweet broth that made the end of our dinner very enjoyable without over stimulating our glucose level.
At the end of our light dinner we were both satisfied; Jacqueline because she had some “home” food and I because I’ve tried a good HK restaurant here in Berlin.
Will I come back to Feast? Well…..yes to bring some friends for a nice decorated place and HK food… not for a feast dough.
#keepeating
Dove mangiare a Berlino: Feast
Era l’anno scorso che a caccia di cibo autentico sono finito da Feast. Un ristorante di cucina di Hong Kong situate nel quartiere di Charlottenburg. Un’ area che conosco dato che ci son due dei miei ritoranti preferiti qui a Belino: Rogacki e Thomas Eck Non ci sono arrivato per caso. Il ristorante mi è stato suggerito da Jacqueline, una ragazza originaria di Hong Kong che ha trascorso i suoi ultimi dieci anni qui a Berlino. Ama il cibo tanto quanto me e insieme abbiamo visitato alcuni ristoranti. Troverai qualcosa in più su di lei in questa recensione.
Mi porto’ da Feast dicendomi che il proprietaria ha cura dei prodotti e delle ricette con l’intento di creare un esperienza che come mi dicevaera “come mangiare a casa”. La sua di casa ovviamente, quindi parliamo di Honk Kong. Non sono un esperto di cucina di Honk Kong, anche se sono stato in città qualche volta in passato. Tuttavia, non posso dire di sapere come dovrebbe essere cucinato un piatto o quali ingreditnti usare; ecco perché mi sono fidato ciecamente della sua raccomandazione unendomi a lei per la serata.
Ci incotrammo in una sera piovosa e raggiungiamo Feast. Gli interni sono molto ben curati, un luogo che si adatta alla clientela della zona. Appena entrati incontrerete il proprietario, un allegro personaggio pronto a farsi una risata con la persona giusta. Dopo una veloce chiacchierata ci siamo seduti al nostro tavolo. L’atmosfera della sala da pranzo era soffusa e curata nei dettagli.
Dando un’occhiata al menu trovai molto interessante vedere piatti che di solito non trovi in altri ristoranti. Come la lingua di manzo per esempio. Ma prima di ordinare qualcosa aspettai che Jacqueline scegliesse per me. Optammo per un paio di antipasti e un primo. La decisione finale fu’: pescetti fritti, lingua di manzo, involtini di anatra, Honk Kong noodles e un paio di birre. Onestamente con il cibo asiatico raramente ordino vino. Non mi sembra che vino e sapori asiatici si sposino bene. Probabilmente questo deriva dalla mia eredità gastronomica di italiano. O probabilmente solo una questione di gusto.
Tempo per una chiacchiera e i piatti, le tapas direi, furono sul nostro tavolo. Jacqueline mi assicurava che fossero gustosi e autentici, non potevo fare altro che fidarmi. Il pesce era croccante e gustoso…beh, era fritto, come dico sempre potresti friggerti un dito e mangiarlo, sarà comunque buono. Poi arrivo il momento di provare della lingua. Bella e tenera come dovrebbe essere. Servita a fette sottili che aiutano nella fase di masticazione. Faccio sempre questo esperimento quando mangio una lingua. In pratica ne porto un pezzo alla bocca, inizio a masticarla e mentre lo faccio penso che in realtà e’ una lingua. A questo punto sento come stessi mangiando la mia di lingua. So che non è quello che vuoi sentire, ma la cosa mi diverte tantissimo.
Subito dopo iniziammo ad assaggiare gli involtini di anatra. Erano davvero buoni, avrei potuto mangiarne centinaia, purtroppo ne avevamo solo un paio nel nostro piatto. Mi piace il fatto che li abbiano serviti già arrotolati. In altre occasioni ho dovuto arrotolarli da solo. Il che è qualcosa che in realtà mi piace, tuttavia dal momento che non so davvero come devono essere fatti, probabilmente sbagliavo le dosi di salsa o erbe. Gli involtini serviti al Feast erano ben bilanciati e tutti i sapori “uscivano” bene “senza litigare” tra loro.
Il test finale fu’ con i noodles. Ovviamente saltati nel wok, ma probabilmente sul carbone dato avevano un retrogusto affumicato. Il pasto sembrava piuttosto leggero per quello a cui sono abituato nei ristoranti asiatici, in particolare quelli cinesi.
Così finii per ordinare le loro “balls” di farina di riso ripiene di semi di sesame, serviti in un brodo di zucchero e zenzero. Quelle che conoscevo erano piuttosto dolci, per la grande quantità di zucchero nel brodo; un brodo che diventa come uno sciroppo. Ma a Feast venero serviti in un brodo meno dolce. Una dolcezza piacevole senza stimolare eccessivamente il nostro livello di glucosio.
Alla fine della nostra cena leggera eravamo entrambi soddisfatti; Jacqueline perché aveva mangiato del cibo “di casa” e io perché provai un buon ristorante che propone cucina di Honk Kong qui a Berlino.
Tornerò a Feast? Beh…..sì, per portare degli amici per un bel posto, decorato con cura e per fargli provare cibo di Honk Kong… ma non per una mangiata come la intendo io per capirci.
#keepeating
0 Replies to “Where to eat in Berlin: Feast”